La chiesa rupestre di Santa Margherita, a Melfi (Potenza), è un bellissimo esempio di come l’arte figurativa di cultura pugliese-bizantina si sia fusa, in questa fase, con quella occidentale, qui in particolare catalana-roussilonese.
Tra gli affreschi, che ricoprono tutto l’ambiente, spiccano la Santa titolare, nell’abside, i martiri di S. Lorenzo e S. Andrea.
L’immagine più affascinante, tuttavia, è senz’altro “il contrasto dei vivi e i morti”, in cui si vedono tre persone arringate da due scheletri con lo stomaco ripieno di vermi. La figura del Falconiere è stata da qualcuno interpretata come quella dell’imperatore Federico II, la cui figura è indissolubilmente legata alla città.