La storia affascinante di Matera, stratificata per epoche sul suo territorio, rivive d’impatto nella bellezza magnetica, e al contempo dolente, dei luoghi che l’hanno resa celebre nel mondo, ma anche attraverso manufatti di uso comune che l’incedere del tempo e il cambiamento dei costumi hanno spesso rimosso dalla memoria collettiva ma che fortunatamente giovani artigiani-imprenditori di se stessi hanno riportato in auge trasformandoli in oggetti di culto, souvenir non in serie per i turisti e “chicche” evocative per la gente del posto.
Basti pensare ai timbri del pane, uno dei simboli dell’arte pastorale della Murgia materana, ricreati da Massimo Casiello, artigiano artista che, a un certo punto della sua vita, ha dismesso i panni dell’informatico per dedicarsi completamente alla sua passione per la lavorazione del legno, aprendo una bottega nei Sassi.
Fino alla prima metà del Novecento, le massaie dei Sassi li usavano per distinguere il pane impastato in casa propria da quello delle altre famiglie, prima di portarlo a cuocere nei forni comuni di vicinato.

I timbri accanto ad una forma di pane di Matera timbrata (foto massimocasiello.it)
I timbri li realizzavano i pastori durante la transumanza, quando impiegavano il proprio tempo libero all’intaglio del legno, ed erano strutturati in tre sezioni: la base, sulla quale scolpivano le iniziali del capofamiglia o un altro segno distintivo; un manico e una parte superiore decorata con elementi architettonici o sacri, figure umane, animali domestici o simboli di virilità e prosperità, unendo alla funzione prettamente pratica anche quella scaramantica.
Ma il timbro del pane, in quell’epoca, fungeva anche da pegno d’amore. Il pretendente lo offriva alla donna amata che, se consenziente, lo conservava o, qualora volesse rispedire al mittente la richiesta, lo riconsegnava al legittimo proprietario. In caso di rottura brusca dell’intesa, inoltre, il timbro veniva materialmente spezzato.
Oggi, a Matera, il pane si acquista nei panifici, ma questo timbro rappresenta un elemento decorativo che si integra armoniosamente in arredi moderni e antichi, sempre pronto a rievocare storie lontane e affascinanti.