La Basilicata è ricca luoghi sacri, spesso costruiti con una precisa scelta rispetto agli ambienti naturali, tra monti, boschi, sorgenti, rocce e grotte. Prevalgono i luoghi di devozione mariana, con un’iconografia ricorrente di regine sedute sul trono e madri, che quasi sempre vengono trasportate in pellegrinaggio sui monti.
Questo itinerario porta alla scoperta dei santuari più panoramici della regione, dai quali è possibile godere di una vista superba, approfittando di una magnifica combinazione tra incanto della natura, devozione e architettura religiosa.
Partiamo dal Santuario della Madonna del Sacro Monte a Viggiano, il più importante in Basilicata, perché è dedicato alla Regina e Patrona della regione. Il culto, che risale all’XI secolo, si celebra in due momenti: durante i mesi estivi nel santuario alpestre, e da settembre a maggio nella Chiesa di Viggiano. La statua della Madre viene faticosamente trasportata a spalla in una solenne processione, accompagnata da manifestazioni folcloriche, canti e balli. Il Santuario, a 1725 metri, è un luogo incredibilmente panoramico, sull’alta val d‘Agri e la vista può spaziare verso ovest, lungo l’appennino.

Una veduta aerea del Sacro Monte di Viggiano, con il Santuario dedicato alla Protettrice della Basilicata (foto di Giovanni De Nicola)
Non lontano, e sempre con vista sul corso del fiume Agri, il piccolo Santuario della Madonna della Rupe occupa la sommità del monte Raparello, a 1288 metri. L’ultima domenica di maggio un corteo parte da San Martino d’Agri, 7 chilometri più a valle, per trasportare la Vergine sul monte. I fedeli si dividono i compiti: gli uomini, a turno, portano la statua a spalla, mentre le donne caricano sulla testa la “centa”, una sorta di altarino di ceri che custodisce le immagini sacre della Madonna. Il corteo è allietato da canti e inni. Da qui si vede chiaramente la diga del Pertusillo e, nella stessa direzione, il Monte Sacro di Viggiano.

Il piccolo Santuario della Madonna della Rupe, sulla vetta del monte Raparello (foto di ©salvatore laurenzana A5)
Il Santuario della Santissima Vergine del Sirino (o Madonna della neve) è dimora estiva della statua della Vergine con il Bambino. Si raggiunge percorrendo un sentiero che si snoda tra rocce e faggi; sono naturalmente i fedeli a trasportare la sacra effigie da Lagonegro fino al monte Sirino ogni terza domenica di giugno, e a riportarla in paese a settembre. È davvero un’oasi di pace, questa piccola chiesa che a 1907 metri si adagia tra i prati di quota del massiccio del Sirino.

Il panorama verso il Massiccio del Sirino dal piccolo Santuario della Madonna della Neve (foto di Roberto Cantisani)
In posizione elevata, aggrappato alla roccia come un nido d’aquila a 1537 metri, sorge il Santuario della Madonna del Pollino, nella meravigliosa cornice del Parco Nazionale più vasto d’Italia. Ogni anno i devoti raggiungono il santuario dalla Chiesa Madre di San Severino Lucano. Nel corteo sono le donne a seguire la statua della Vergine, trasportando sulla testa i ceri votivi. Circondata da alberi e rocce, la Chiesa vanta una posizione eccezionale: proprio di fronte, imponente, Serra del Prete; più in lontananza, Serra Dolcedorme, che con i suoi 2269 metri è la vetta più alta del Parco.
Foto copertina di ©salvatore laurenzana A5