Nei meandri della chiesa di Santa Maria Maggiore, nella Rabatana, l’antico quartiere arabo di Tursi (Matera), si nasconde un vero tesoro. Nell’atmosfera soffusa e raccolta della cripta, luogo di sepoltura della famiglia De Giorgiis, non si può non restare colpiti dagli affreschi (1547-50), tra le più belle opere rinascimentali della Basilicata. Un tripudio di colori movimenta le basse volte della cappella sotterranea, e sembra quasi di sentire un filo di vento levarsi a muovere le folte barbe arricciate dei profeti e dei dottori della chiesa, che paiono uscire dai tondi fioriti entro cui sono collocati.
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA