Casa Diva è un’antica dimora padronale di Matera situata sulla linea di confine che separa la Civita, nucleo nobiliare dei Sassi, gli antichi rioni di tufo patrimonio Unesco, dal centro storico della città.
Proprio in virtù della “linea mediana”, rispetto all’evoluzione del tessuto urbano ma soprattutto sociale, rappresentata da questo elegante stabile, la famiglia Divella, ha deciso – avvalendosi del lavoro partecipato di un team di professionisti del design e della comunicazione, coordinati dall’architetto Mattia Antonio Acito – di aprire un boutique hotel celebrando, al suo interno, storie inedite di personaggi più o meno noti che, nei decenni, hanno tramandato, per vicende e caratteri, la singolarità popolare della comunità materana.
Casa Diva apre le sue porte agli ospiti proponendogli un soggiorno legato al “turismo dell’esperienza” che parte già dai suoi ambienti, sorprendentemente capaci di raccontare, in ogni angolo del palazzo, una vicenda umana diversa del passato antico o persino recente di Matera ma con un’attitudine sempre contemporanea e innovativa, avvalendosi anche di tecnologie di uso comune, come ad esempio il QR-code.
Ognuna delle otto stanze per gli ospiti, tutte diverse tra loro per struttura, arredi e allestimenti, racconta la storia di un personaggio della citta, attraverso oggetti, quadri o citazioni. Sono i tasselli di un mosaico che si completa al checkout, quando agli ospiti viene regalata una brochure che gli svela “con chi hanno dormito”, attraverso un racconto, in parte a fumetti, e una poesia, scritti ad hoc.
Ci si imbatte, così, nelle vicende di chi ha fatto della sua umiltà una ricchezza, del proprio lavoro instancabile o della sua intuizione imprenditoriale un modello di crescita, della propria vita un messaggio di amore estremo, del sogno privato di un’equa società una rivendicazione collettiva, del suo buonumore una lettura goliardica del destino beffardo, dell’arte una chiave di lettura poetica di una realtà difficile ma, al contempo, appagante.
Casa Diva, inoltre, dispone anche diversi spazi comuni: le ampie sale del piano terra, dove – come in un palazzo nobiliare – convivono altre storie come quadri di famiglia e al mattino è possibile gustare la prima colazione; angoli per la lettura, il relax e il co-working; una sala-cinema, che celebra il fecondo rapporto tra Matera e la settima arte, dove visionare documentari sulla storia della città e le sequenze del grande schermo che hanno contribuito a renderla celebre nel mondo.
Infine, nella parte alta del palazzo, c’è un terrazzo panoramico, nei mesi estivi adibito anche a solarium, dal quale, in ogni momento della giornata, è possibile godere di una suggestiva vista sui Sassi, patrimonio mondiale dell’Umanità, e sul Parco delle Chiese rupestri della Murgia materana.
Casa Diva è quindi la piazza ideale, il luogo in cui aneddoti e personalità si fondono per raccontare la Matera che non troverete sui libri, che non vi racconteranno le guide, che è riuscita a sopravvivere al mutare del Mondo e di volgere quest’ultimo a sua immagine e somiglianza, diventando – anche per questo – capitale europea della cultura del 2019.