Angela Lovallo è nata e vive ad Avigliano, un piccolo paese della provincia di Potenza, e ha l’arte del ricamo nel sangue. Ha imparato a ricamare da piccola da sua madre, osservandola con amore prima ed emulandola con dedizione poi, nel pieno rispetto della tradizione.
E con il suo laboratorio, “Il filo d’Arianna”, situato proprio nel centro storico del paese, Angela è riuscita a riportare in auge quest’arte quasi dimenticata, dimostrando che il ricamo ha ancora tanto da raccontare, attualizzandolo attraverso l’utilizzo di materiali e disegni nuovi.
Così la scorza di betulla, ad esempio, si è trasformata in un’ottima base e le favole sono diventate fonte d’ispirazione per nuovi disegni.
Ovviamente la Lovallo resta saldamente legata anche alle origini del merletto aviglianese, realizzando i tradizionali ricami “a intaglio” e sorprendenti miniature ricavate a punto pittura, lavorazioni talmente minuziose che richiedono una precisione impeccabile. Grazie alla sua fantasia, l’artista ha fatto delle miniature il suo fiore all’occhiello, sempre più apprezzate e definite da molti il “ricamo lillipuziano”.
Oltre che l’uncinetto, Angela Lovallo padroneggia sin da bambina anche ago e filo. Insieme a corredi, pizzi, quadretti, spille, ciondoli e oggetti vari, nella sua bottega quindi si possono trovare anche abiti dell’antica tradizione popolare, ricreati sulla base di ricerche storiche approfondite, sui quali spicca il tradizionale costume di Avigliano risalente al ‘700.
Sono tutti i frutti di capacità raffinate e di un lavoro minuziosissimo, che richiede una progettazione precisa e una realizzazione articolata, che ha portato anche riconoscimenti e premi in tantissimi concorsi e svariate partecipazioni a programmi televisivi come “Geo&Geo”.
«Il ricamo è il sussurro di donne pluricentenarie nel cuore di una donna moderna – così ama definire la sua arte Angela Lovallo – è un’arte per comunicare, per raccontare, per fissare l’infinito labirinto della vita nello spazio finito di una tela».