Dal 2004 il patrimonio artistico lucano si è arricchito di un oggetto tanto identitario quanto particolare, si tratta delle “Arunde Lucane”, le carte da gioco del maestro Franco Zaccagnino. La storia di questo mazzo di 40 carte da gioco è imprescindibile dalla visione artistica di chi le ha ideate. Zaccagnino ― nativo di Lagopesole, classe 1953, vincitore nel 2017 del premio “Lucani insigni” ― ha affondato le sue radici nel borgo fiorito di Sant’Ilario, nei pressi del Comune di Atella, e vi ha fondato, nel 2015, il Museo dell’Arte Arundiana. “Arundiana” è la parola che fa da filo conduttore tra ogni opera a cui le mani dell’artista hanno dato anima; il termine è stato coniato da Zaccagnino per riferirsi alla sostanza delle sue creazioni e deriva dal nome scientifico della canna mediterranea, arundo-inis.
Zaccagnino scoprì la duttilità della canna giocandoci da bambino, quando era ben lontano dall’immaginare che quel gioco sarebbe divenuto la materia prima di cui servirsi per modellare le sue opere scultoree tridimensionali. Cosa hanno in comune la canna mediterranea e le Arunde Lucane? Semplice, ogni carta ritrae un personaggio che è la combinazione armonica di tutte le parti della canna: il ceppo, la sezione, la foglia e il nodino. Le grafiche dai colori pastello omaggiano la storia e i fenomeni di cui la Regione Basilicata è stata indiscussa protagonista.
Con le Arunde Lucane tra le mani non si è soli ma si gioca in compagnia di volti noti che hanno scritto le sorti di questa terra, ad ogni personaggio la sua carta: Federico II di Svevia, re di denari; il generale dei briganti Carmine Crocco, cavallo di denari; la terza moglie di Federico II di Svevia, Bianca Lancia, donna di denari; Federico Barbarossa, re di coppe; il capo brigante Coppa, cavallo di coppe; la seconda moglie di Federico Barbarossa, Beatrice di Borgogna, donna di coppe; re Manfredi, re di spade; il capo brigante Ninco Nanco, cavallo di spade e tanti altri da scoprire.
Le Arunde Lucane sono disponibili nelle stanze del Museo tra gli oggetti d’arte che raccontano al visitatore l’evoluzione di pensiero, manualità e concettualità dell’artista. È anche possibile richiederle sul sito ufficiale: https://www.francozaccagnino.net/carte-da-gioco-arunde-lucane/.
(a cura di Grazia Valeria Ruggiero)