La Basilicata in fiore è un’esperienza imperdibile e magica che ricorda che non c’è bisogno di andare lontano per scoprire che la felicità ha i colori della natura.
Lagopesole è una frazione di Avigliano, nel Potentino, famosa per il suo castello medievale, dimora di leggende e meta turistica particolarmente prediletta dagli amanti delle attrazioni non mainstream. Non tutti però sanno che oltre a respirare l’aria di montagna, a visitare l’antico maniero, a Lagopesole ci si può anche immergere nei fiori. La Hope Company, infatti, oltre a occuparsi di agricoltura attenta alla natura, ha iniziato a coltivare il proprio sogno partendo dal desiderio di diffondere bellezza, armonia e pace.
Il campo di Hope Company rientra tra i “pick a flower” in cui è possibile prendere un fiore per preservare il ricordo dell’esperienza, ma soprattutto per dargli anche una nuova vita grazie alla possibilità di ripiantarlo altrove. Così, all’agricoltura attenta all’equilibrio dell’ecosistema, si è coniugata un’esigenza reale, quella di essere a contatto con la natura in uno spazio intimo al cospetto dei fiori e seguire la luce, proprio come fanno i girasoli del sunflower park. A Lagopesole, infatti, si assecondano i tempi della natura e le stagioni: in primavera i tulipani, in estate i girasoli. Quest’anno dalla terza settimana di aprile troverete, grazie alla cura degli agricoltori del potentino, la fioritura dei narcisi e dei tulipani.
Da giugno invece si può assistere alla fioritura di un’altra meravigliosa pianta il cui profumo inebria i cuori e ha la capacità di trasportare la mente in Provenza. Si parla della lavanda e di un incantevole campo nato dall’intuizione di un giovane agricoltore di Lavello. Si chiama “Bloom essence of nature” ed è esattamente quello che si percepisce quando si attraversano i campi, sorvolati dai bombi, dalle api e degli insetti e ci si perde tra le sfumature di lilla e viola: il senso di profonda connessione con la bellezza. Anche in questa distesa, così romantica e poetica, il solo obiettivo è quello di vivere a pieno il proprio rapporto con la natura, fermarsi a scattare una foto per immortalare la simbiosi tra insetti e fiori, sorprendersi e osservare lo scorrere del tempo con gli occhi sognanti.
Se fino ad ora si è parlato di campi curati ad hoc, invece, a Matera, nel Parco della Murgia, luogo perfetto per gli appassionati di trekking, oltre i tratturi che conducono alle Chiese rupestri e al torrente Gravina, si può andare anche alla ricerca della flora autoctona ed endemica. Nel parco ci sono circa un centinaio di piante rarissime. E tra spelonche, grotte, e canyon, associati generalmente a un paesaggio brullo, spuntano anche dei fiori unici. Chi l’avrebbe mai detto che tra quei petali si celano delle perle rare, testimonianza della bellezza di Matera, sconosciute ai più e per questo ancora più preziose.
Vi siete mai chiesti, poi, cosa sono quei fiori gialli che spuntano su fusti eretti? Sono ferule tipiche dei territori aridi e quindi anche del panorama murgiano, descritte sin dai tempi di Ovidio.
Storia e natura, un connubio perfetto.