Il culto di San Rocco è associato alle capacità taumaturgiche che vennero riconosciute al pellegrino di Montpellier, dedito alla protezione dalle calamità, alla guarigione e alla carità verso malati e bisognosi.
Anche in Basilicata sono tantissime le parrocchie e le edicole a lui intitolate, e quasi tutte le comunità lo festeggiano, nonostante non si sia mai spinto più a sud di Roma. Dal punto di vista della religiosità popolare, il culto di San Rocco mantiene una forte componente emotiva e di partecipazione di intere comunità lucane, a volte con celebrazioni particolarmente suggestive, e non accenna ad affievolirsi.
Il paese più immediatamente associato alla devozione per San Rocco è Tolve, che lo festeggia il 16 agosto e il 16 settembre. Il 16 agosto decine di migliaia di pellegrini, che i tolvesi definiscono “della marina” accorrono per rinnovare la loro fede, come testimonia l’incredibile numero di ex voto che tappezzano la Chiesa Madre di S. Nicola, in cui è custodita la statua di San Rocco. Il rito culmina con la solenne processione della statua lignea, che viene letteralmente ricoperta dall’oro donato dai fedeli. La festa autunnale richiama i “pellegrini della montagna”, i contadini delle zone montuose che ad agosto sono impegnati nei campi.
Ci spostiamo a Montescaglioso, nella collina materana, dove possiamo visitare la bella chiesa barocca di San Rocco. Qui il santo viene festeggiato dal 1543: il culto si è definitivamente consolidato dopo l’ondata di peste che flagellò la comunità dei Padri Cappuccini del paese. Le celebrazioni si svolgono per tutto il mese di agosto, ma è il 20 il giorno del santo. Dopo la messa la statua viene portata in processione per le vie del centro storico, accompagnata dalla banda; all’imbrunire viene posta sul carro trionfale di cartapesta trainato dai cavalli. Solo a notte inoltrata il santo viene portato nella chiesa di San Rocco.
Roccanova festeggia San Rocco il 16 agosto e il 16 novembre. La statua è preceduta da donne a piedi nudi che trasportano doni tradizionali sulla testa. Dopo la processione vengono liberate le mongolfiere, secondo un’usanza introdotta all’inizio del Novecento. Può essere un’ottima occasione per assaggiare il delizioso vino tipico della zona, il Grottino.
A San Paolo Albanese, minuscolo comune di cultura arbëreshë del parco del Pollino, sono due le feste per San Rocco, entrambe celebrate secondo il rito greco-bizantino. L’ultima domenica di aprile si svolge l’asta dei doni offerti dai fedeli. Il 16 agosto la himunea, un trono votivo coperto di spighe, viene portato in processione mentre si svolge la “danza del falcetto”, con i mietitori che riproducono i gesti del taglio del grano. Altra componente fondamentale della festa è il nuzazit, l’incendio di pupazzi di cartapesta che raffigurano figure in costume albanese.