La Rabatana è un antico rione del borgo di Tursi, in provincia di Matera. Fu il primo insediamento tursitano e appare staccato dal resto del paese, circondato da ripidi precipizi. Il centro abitato si sviluppò intorno all’antico castello posto sulla rupe più alta, con case in pietra che si susseguono l’una sotto l’altra.
Nell’850 si stabilirono qui i Saraceni, lasciando profonde impronte nell’architettura e nella cultura del rione.
Il nome Rabatana deriva, infatti, dal saraceno Rabat o Rabhadi, che oggi testimonia le discendenze che risiedono tra queste mura, ma anche nel borgo della sottostante Tursi.
In posizione centrale si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore risalente al X secolo. Il suo campanile svetta tra le case e, incastonata tra i vicoli, si può godere della sua facciata molto essenziale.
Da qui la vista si apre leggermente sulle campagne circostanti, che raccontano una storia lunga secoli, che da Anglona risale queste colline fino a giungere tra queste stradine.
Ben visibile sul colle di fronte alla Rabatana, svetta imperioso l’antico Convento abbandonato di San Francesco, che dalla bassa vegetazione taglia il cielo col suo alto campanile. Questi due luoghi convivono da secoli e parlano la stessa lingua, quella della storia di Tursi.
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