Sul colle dirimpetto al paese di Tursi e all’antico rione della Rabatana, sorgono i ruderi di un imponente monumento: l’ex Convento di San Francesco d’Assisi. Fondato intorno al 1337, il convento era gestito dall’ordine dei frati Minori Osservanti e fu centro di grande importanza culturale e di divulgazione.
Restaurato nel ‘600 con stucchi barocchi, questo edificio fu teatro di un attacco da parte delle truppe napoleoniche al termine del 1700, che ne distrussero la struttura e le funzionalità culturali e indussero i frati alla fuga.
Questo importante luogo sacro riprese vita nel 1818 con la ricostituzione del Regno delle due Sicilie da parte di Ferdinando IV.
Il destino si sarebbe rivelato infausto, però, per questo luogo: il terremoto del 1857 danneggiò l’edificio e la legge contro le corporazioni religiose del 1866 diede il colpo di grazia al convento, che divenne un luogo fantasma.
Oggi, seppur in stato di abbandono, il convento è monumento di interesse nazionale nonché uno dei più affascinanti della Basilicata insieme a Tursi e la Rabatana. Il suo particolare campanile, infatti, è torre di vedetta che si affaccia sui calanchi tursitani e sul paesaggio circostante, rimarcando in silenzio la sua secolare presenza.
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