La diga di Monte Cotugno è il più grande sbarramento idrico in terra battuta d’Europa, con i suoi 1850 metri di lunghezza, 60 di altezza e 260 di profondità, a contenimento di 530 milioni di metri cubi d’acqua. Venne ultimata nel 1982 lungo il corso del fiume Sinni, nel comune di Senise.
Da qui partono reti idriche atte al soddisfacimento del fabbisogno irriguo, industriale e potabile di Basilicata e Puglia, compreso lo stabilimento dell’ILVA di Taranto.
Al di là degli aspetti tecnici, anche il territorio ha un ruolo importante. Il bacino idrico è situato, infatti, al confine tra la Val d’Agri e le porte di accesso del Parco Nazionale del Pollino.
Sono presenti numerose specie ittiche tipiche dei fiumi che convogliano nel lago, ma il bacino ospita anche molte specie di volatili.
Questo vasto specchio d’acqua offre uno sguardo nuovo sulla Basilicata, interrompendo la linea montuosa e collinare che caratterizza queste zone e riflettendo i colori del cielo tra le sue onde.
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