Su una delle vette più alte dell’Appenino Lucano, a 1725 metri sul livello del mare, sorge il Santuario della Madonna di Viggiano. Dall’antichità ai giorni nostri, questo luogo attira migliaia di pellegrini provenienti dalla Basilicata e dalle regioni circostanti. Percorrono l’irto sentiero per giungere al cospetto della Madonna nera.
Il sentiero si snoda sul versante sud del Sacro Monte, lungo il quale statue di santi accompagnano il percorso di fede. L’arrivo in vetta coincide con l’arrivo al santuario che consente anche uno sguardo a 360 gradi sulla Basilicata.
L’origine del Santuario risale al XI sec., in concomitanza con l’attacco saraceno a Grumentum, rasa al suolo nel 1050, anno in cui il simulacro della Vergine fu nascosto sulla montagna. La leggenda narra di alcune visoni di pastori che, attirati da fenomeni luminosi, rinvennero il simulacro, portandolo a Viggiano. Una traslazione luminosa riportò il simulacro nel suo sacro nascondiglio, motivo per cui ancora oggi, la vita viggianese è scandita da questo doppio pellegrinaggio.
Ogni prima domenica di maggio, infatti, la statua della Vergine è ricondotta al Santuario, per poi essere riportata a Viggiano la prima domenica di settembre.
Il fulcro del santuario è la scultura lignea della Madonna Nera, che accarezza tutti con sguardo materno. La Madonna è ritratta seduta su un trono con in braccio il bambino Gesù. Il loro volto è scuro mentre il corpo è completamente ricoperto d’oro zecchino.
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