Rocco Papaleo è il personaggio contemporaneo che, forse più di chiunque altro, rappresenta la Basilicata: attore straordinario, è anche un sognatore, gentile, simpatico, curioso e sempre disposto a mettersi in gioco con estrema umiltà e coraggio.
A lui. il Corriere della Sera dedica un’interessante intervista in cui Papaleo si racconta in maniera trascinante, come quando sostiene, parlando di Basilicata coast to coast: “Mi ha permesso di approfondire il legame con la mia terra, conoscevo solo i paesi vicini a casa. Sono stato prima a New York che a Matera. Ho scoperto un Dna comune col mio popolo: un modo di vivere un po’ modesto, discreto, in cui si cerca di non dar fastidio al prossimo“.
Oppure, quando racconta: “Morandi era il mio idolo. Arrivo a Bologna per andare a Sanremo con lui, scendo dal treno e c’era proprio lui che mi aspettava. Resto basito, penso: ma come, Morandi sta qua come uno normale? Poi mi dice: dobbiamo passare da casa di Adriano Celentano. Altro mio idolo. Entro in un mondo: il mondo di Celentano, con lui che ci fa vedere il suo studio di registrazione e quello dove aggiusta gli orologi. E mi colpisce per quanto è dolce: non me l’aspettavo da uno così stravagante. Se c’è una cosa che non ho dismesso è la fascinazione per le star come le guardavo da giovane. Non mi sono mai sentito collega».
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