Se c’è una cosa sulla quale, noi italiani, siamo particolarmente ferrati, questa è la cucina: non c’è, infatti, posto al mondo dove si mangi meglio. Il sud Italia, poi, fa da capofila a questa certezza che vuole che la cucina meridionale, ricca di colori, sapori e odori inimitabili, sia la più invidiata e imitata in ogni dove.
In Basilicata, dove cucinare è un’arte che le donne imparano molto presto, sedere alla tavola e riunire la famiglia attorno a questa, è una tradizione che esiste da decenni, anche quando c’era da servire ben poco. Pane e formaggio, pane e pomodoro, pane e olio, non importava cosa mettere in tavola, la cosa importante era rendere quel momento il punto fermo della famiglia.
Ma, una volta finito di mangiare, chiacchierare e vivere attorno alle pietanze, un passaggio fondamentale per far sì che il futuro riservasse ancora buone novelle e buona fortuna, era prestare attenzione all’orario in cui veniva sgrullata la tovaglia dalle briciole.
La leggenda narra che se veniva sbattuta dopo il tramontare del sole, insieme alle briciole, veniva buttata via anche la ricchezza. Se, al contrario, si aspettava il giorno dopo per fare questa operazione o lo si faceva prima, allora la ricchezza rimaneva ben custodita.
Questo permetteva di sperare che il giorno dopo, arrivati a sera, la tavola fosse ben imbandita di tante pietanze e quindi di poter mangiare senza problemi ma, buttando sempre un occhio ai movimenti del sole!