Ci sono due cose che sono invisibili agli occhi degli altri ma terribilmente fastidiosi per chi li subisce: il fischio nelle orecchie e il singhiozzo.
Sul singhiozzo esistono tante dicerie, che qualcuno ti pensa, che qualcun altro ti ama e così via, tant’è vero che esiste una filastrocca che recita così: “o singhiozzo mio singhiozzo, come l’acqua vai nel pozzo. Vai nel cuore di chi mi ama, se mi ama se lo tenga se non mi ama mi rivenga!”. C’è chi giurerebbe che questo dolce inno porti con sé il rimedio al fastidioso problema e chi, d’altro canto, ritiene che sia assolutamente inutile.
Sul fischio nelle orecchie invece, in Basilicata, si racconta che quando si avverte quel fastidioso stridio è perché qualcuno ti sta nominando, quindi sta parlando di te con qualcun altro. Non solo, ma è addirittura possibile scoprire di chi si tratta, semplicemente facendosi dare un numero da ci sta accanto oppure, se si è da soli, pensare il primo numero che salta in mente.
In questo modo, scopriremo a quale lettera dell’alfabeto coincide quel numero e di conseguenza troveremo il nome della persona che ci sta nominando.
Se il fischio passa, allora vuol dire che abbiamo fatto centro e quindi abbiamo azzeccato il nome giusto! Se invece, il fastidio continua a disturbarci, significa che dobbiamo ripensare ad un altro numero e cercare un secondo “colpevole”.