Un formato di pasta che richiede una preparazione molto particolare, basti pensare che i cinesi utilizzano per i loro spaghetti un procedimento artigianale molto simile a quello che i vagliesi attuano per le loro manate. Ottime da servire con un ragù di carne o in una versione differente (ottenuta ritagliando le manate in quadrucci) con i legumi. Le manate hanno ottenuto il riconoscimento PAT (Prodotto Agroalimentare Tipico).
Passaggi
1) Disporre a fontana tutta la semola su una spianata. Versare nel buco al centro gradualmente l’acqua tiepida e iniziare ad impastare. Procedere per circa 10 minuti fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico. Lasciare riposare l’impasto a temperatura ambiente per circa 30 minuti.
2) Tagliare dal panetto originario un pezzo di pasta e stenderlo con le mani per formare un lungo cordone dal diametro di circa 2 cm. Incidere ogni cordone in lunghezza lasciando intatte le due estremità; allargare l’incisione fino a formare un cerchio. Infilare entrambe le mani nel cerchio e lavorare la pasta al fine di assottigliarla per ottenere una larghissima “collana”. Avvolgere la collana su se stessa formando 4 giri intorno alla mano. Continuare a lavorare la pasta facendo scorrere la matassa tra le mani e stringendo per assottigliarla gradualmente (una mano tiene la pasta e l’altra la sposta). Porre la matassa sul piano di lavoro e tagliarla agli estremi così da ottenere le tradizionali manate.
3) Cuocere le manate in acqua per circa 5 minuti. La tradizione vuole che le manate si condiscano con un saporito ragù di salsiccia fresca e pomodorini. In alternativa, se si preferisce un piatto a base di legumi, consigliamo di tagliare le manate in tanti quadrucci prima di cuocerle.
(a cura di Grazia Valeria Ruggiero)