Esiste un giorno, nell’estate lucana, che non può essere dimenticato e che, ogni anno, deve rivivere in tutte le sue tradizioni: è il giorno in cui si fa la salsa.
Fare la passata di pomodoro è un motivo di raccoglimento per intere famiglie che, nell’arco di una dozzina di ore di intenso lavoro, sono capaci di preparare numerosi kg di conserve di pomodoro.
Lavare, tagliare, cuocere e poi macinare l’ortaggio dal colore della passione rappresenta un passaggio obbligato a cui tutte le donne lucane devono sottoporsi.
Iniziano già da bambine a dare una mano, fin quando non arriva il momento in cui le giovani donne riescano a completare tutta la procedura in maniera spedita e autonoma.
Ci sono, però, due cose che non si devono mai fare per evitare che tutte quelle ore di duro lavoro vadano in fumo: mai dire che la salsa è tanta, è venuta particolarmente bene, è molto densa o cose simili, perché altrimenti si corre il rischio di “affascinarla” e quindi rovinarla o addirittura che le bottiglie possano esplodere nel momento della bollitura finale.
L’altra cosa rigorosamente da evitare è fare la salsa se si è “in quei giorni”. Preparare la passata durante il ciclo potrebbe infatti metterne a rischio la riuscita: il sapore diventerebbe acido e, di conseguenza, la passata sarebbe immangiabile.
Cosa e quanto ci sia di vero in queste dicerie non è dato saperlo. Si potrebbe decidere di lanciare una sfida ai più scaramantici, ma chi se la sente di rischiare di mandare in rovina quintali di salsa?