Sul finire degli anni ’30 del 1900, i venti di guerra non soffiavano ancora sulla città di Potenza. Piazza Prefettura, allora come oggi, era il “salotto” buono della città. La gente sapeva che per essere aggiornata sulle ultime notizie era sufficiente andare in piazza. Lì, si parlava, si conversava, si scambiavano opinioni e pareri. Erano soprattutto gli uomini a ritrovarsi in questo ampio spazio. I bambini si rincorrevano allegri, fingendosi avventurieri o pirati. Ai lati, si aprivano alcuni caffè e, spesso, ci si lasciava andare al desiderio – non sempre soddisfatto – di gustare un gelato o qualche caramella. Percepirne gli odori, però, era quasi come poter assaggiare quelle leccornie. Alla fine, comunque, era sempre il gioco a trionfare. Tra scherzi, grida e corse gioiose.