Baudelaire diceva che chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere. Ne siamo convinti anche noi, per questo vogliamo dedicare uno spazio tutto da sorseggiare al buon vino, con questa nuova rubrica a cura del sommelier AIS Francesco Bardi.
Di origini lucane (è un potentino doc), dopo gli studi in giurisprudenza Francesco ha scoperto la sua passione per il vino. Così, dopo la laurea, un master in Management della ristorazione e il corso da Sommelier presso la AIS di Milano, si è trasferito nel capoluogo lombardo, dove vive e lavora.
Sarà lui a guidarci attraverso questo viaggio del gusto alla scoperta degli abbinamenti tra vini della Basilicata e piatti lucani.
Rosso, bianco o bollicine, ogni vino ha una sua precisa personalità che si rispecchia in colore, profumo e sapore. Siete pronti a scoprirla insieme a noi?
Filetto di podolica al tartufo bianco del Serrapotamo
accompagnato con
Aglianico del Vulture superiore di Eleano
Il filetto di podolica al tartufo bianco del Serrapotamo è una prelibatezza che dovremmo assaggiare tutti, almeno una volta nella vita. Questa straordinaria razza di bovino ci dona delle carni e del latte assolutamente superbi. Un filetto di Podolica al tartufo – fatto bene – è un’emozione unica. Emozione che non può non accompagnarsi ad un calice di Aglianico del Vulture superiore di Eleano.
Questo vino, che affina 24 mesi in barriques, promette un radioso avvenire. Il colore è di un rosso rubino quasi impenetrabile. Al naso sono nette le note di piccoli frutti neri, prugna, marasca, grafite e menta selvatica. Più il vino si apre nel calice e più il corredo aromatico si amplia: tabacco, un leggero accenno di cannella e liquirizia. Al palato vengono confermate tutte le impressioni olfattive con un’evoluzione costante. In poche parole, in bocca, è strepitoso: grande ampiezza, tannini super integrati, acidità e sapidità disarmante ne assicurano una facilità di beva eccezionale. Chiusura di gran persistenza.