Di questi tempi, si sa, cercare ovunque un pizzico di fortuna o tentare di evitare la sfortuna, è un’operazione piuttosto diffusa. In Basilicata, però, ci sono diversi modi per individuare la dea bendata o, al contrario per sfuggire alla scure della sventura.
Ad esempio, è segno di un futuro foriero di buone nuove, trovare un uovo che all’interno contenga due tuorli. Sempre in tema culinario, si racconta che appoggiare il pane alla rovescia sulla tavola, porti molta sfortuna non solo a chi lo ha messo nel modo sbagliato, ma anche al fornaio che lo ha preparato, poiché metterlo nella posizione sbagliata, sta a significare che il pane non è di proprio gradimento.
Rovesciare del vino sulla tavola imbandita è di buon auspicio e, addirittura, è ancora meglio bagnare il collo dei commensali, come fosse un profumo, con il vino rovesciato così la fortuna sarà maggiore. Al contrario, se a rovesciarsi sarà dell’olio, non rappresenterà affatto un buon segno e sarà necessario sperare che non accada nulla di brutto.
Oltre al cibo, anche il linguaggio del corpo, se usato male, può essere portatore di sciagure: ad esempio si dice che mettersi con le braccia incrociate sulla porta d’ingresso della propria casa sia un gesto da evitare assolutamente se non si vuole incappare in brutte avventure.
Infine, se si è particolarmente superstiziosi al punto tale da credere nelle streghe, in Basilicata esiste un modo per far sì che queste trovino difficoltà per accedere dentro le case dei malcapitati: mettere dietro la porta qualcosa che faccia perdere del tempo. È usanza piuttosto diffusa, infatti, posizionare una scopa proprio all’ingresso della porta, in questo modo la strega prima di entrare, sarà costretta a contare tutti i fili di saggina di cui la scopa è fatta e questo permetterà al padrone di casa di accorgersi dell’arrivo dell’ospite sgradito.