C’è chi prega, chi si rivolge alle fattucchiere, chi impreca contro il destino e chi, invece, fa un voto ai santi. Sono molti e diversi tra loro, i modi che esistono per affrontare una disgrazia subita o per chiedere una grazia ai santi in Paradiso.
Ma, tra le tante possibilità, a Rotondella ne spicca una che è sicuramente tra le più originali mai sentite: vestire un bambino o bambina, per un anno intero, come il santo al quale si rivolgerà la preghiera per ottenere la grazia.
Questo rappresenta un voto che i genitori del piccolo fanno e il pargolo, quando non potrà vestire i panni del Santo per ragioni climatiche, è obbligato ad indossare almeno un pezzo del vestito.
La stessa cosa, però, succede se una grazia è stata già ricevuta e quindi il bambino vestirà i panni del santo, sempre per un anno, come segno di ringraziamento e devozione.
La leggenda narra di una bambina che ha indossato gli abiti dei Santi Medici per 12 lunghi mesi e lo ha fatto perché suo padre aveva chiesto la grazia per un suo amico che era in fin di vita dopo un bruttissimo incidente. Il sacrificio della piccola non è andato perso e il suo papà, dopo diversi mesi di agonia, ha potuto riabbracciare il suo amico, miracolosamente guarito.
Spesso il confine tra superstizione e fede è molto sottile ma di bambini, oggi adulti, che hanno vissuto queste vicende, ce ne sono molti e a loro non può che giungere un pensiero d’affetto, perché hanno interpretato, a loro insaputa, un ruolo significativo per fare del bene a qualcuno.