Miglionico, cittadina in provincia di Matera, dà i natali a Francesco Paolo Marinaro, politico.
È il 20 ottobre 1892. Con tre incarichi parlamentari (tra cui quello di Segretario per la Commissione per la Costituzione) e oltre trenta interventi, Marinaro rientrerà tra i lucani illustri, distintisi in ambito politico. Nel 1944 prenderà attivamente parte alla discussione sugli accordi di Bretton Woods, intervenendo assieme a Luigi Einaudi, Eugenio Dugoni, Paolo Treves, Lodovico Montini, Antonio Pesenti, Ugo La Malfa, Ivanoe Bonomi, Vittorio Foa, Tomaso Perassi, Pietro Campilli ed Epicarmo Corbino sul tema della costituzione del Fondo monetario internazionale e della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo.
Il suo nome figurerà nelle liste dei candidati per l’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946, tra le fila del Fronte dell’Uomo qualunque, partito nato in polemica con gli organismi politici allora esistenti. Il Fronte dell’Uomo qualunque otterrà 1 211 956 voti, diventando il quinto partito nazionale, non riscuotendo, però, altrettanto successo in Basilicata, regione in cui non si vedrà assegnato nessun deputato.