Il 15 agosto ad Abriola, in provincia di Potenza, si svolgono le celebrazioni per la festa dell’Assunta. In quest’occasione, i fedeli riportano al paese la statua della Madonna di Monteforte.
Il simulacro, infatti, per circa due mesi – dalla prima domenica di giugno – è custodito nel santuario sul monte, a circa 1400 metri sul livello del mare.
La processione che accompagna la discesa del 15 agosto è una festa di tipo barocco. Una pittoresca “macchina devozionale”, trasportata a spalla, attende la Madonna all’esterno del santuario. Il paese aspetta il ritorno della statua adorno di luminarie. Le strade sono abbellite dai disegni realizzati con petali i fiori mentre si spargono i profumi di anice, uova e semi di finocchio contenuti nel tipico “biscotto della Madonna”. La sera brillano i fuochi d’artificio.
La processione in salita del mese di giugno ha, invece, una valenza di tipo penitenziale. Durante l’ascensione al monte, secondo la tradizione, ai bambini e ai vecchi è concesso bere soltanto il latte degli ovini al seguito. Alcuni fedeli procedono scalzi e si sottopongono a una settimana di digiuno. Le donne che desiderano un figlio aspergono l’immagine di San Giovanni Battista all’interno del santuario con un fiore intriso di latte.
In passato, questa celebrazione aveva lo scopo di implorare la pioggia e la guarigione degli animali. Il grano veniva cotto nel sagrato e posto in ciotole contenenti latte e offerte alla Madonna. Solo alcune donne incappucciate potevano cibarsene. Erano coloro che non riuscivano ad avere una progenie. Questo rituale antichissimo è stato celebrato fino al 1629, quando i francescani lo hanno abolito.
Ma, ancora oggi, questo evento rannoda fili dimenticati di devozione e di rituali antichi, che spiegano il grande amore degli abriolani per questa festività.