Nel cuore del borgo vecchio di Pomarico, in provincia di Matera, è facile perdersi.
Il dedalo di vicoli e anfratti è così fitto che, unito al fascino del luogo, può trarre in inganno il visitatore, a meno che quest’ultimo non si affidi all’essenziale segnaletica presente.
Tra le poche indicazioni presenti, è difficile che non balzi all’occhio quella relativa alla “Casa del Miracolo”. Una volta raggiunta l’umile ma caratteristica dimora, la formella in calcarenite che ricalca l’effige del simbolo francescano lascia ben poco spazio ai dubbi: uno dei miracoli attribuiti a san Francesco d’Assisi ha avuto luogo proprio qui. E si tratta del più importante dei tre compiuti dal “frate poverello”.
Come racconta Tommaso da Celano nel “Tractatus de miraculis s. Francisci Assissiensis”, in un periodo non meglio precisato del XIII secolo (anche se alcune fonti parlano del 1250), a Pomarico, allora situata tra i monti della Puglia, viveva un’umile famiglia: padre, madre e figlia. Quest’ultima era per i genitori l’unica ricchezza, era amata e accudita teneramente. Ciononostante, i due non poterono impedire che la piccola si ammalasse e, dopo averla assistita, in piena veglia, giorno e notte, una mattina la ritrovarono priva di vita. Il dolore dei genitori fu indicibile. La madre, straziata nonostante la vicinanza dei parenti e della comunità del paese, sembrava essere ormai prossima anch’ella alla morte, tra la disperazione del marito, inerme di fronte a tanto dolore.
Il miracolo arrivo inaspettato quanto improvviso. San Francesco, con al seguito un solo confratello, fece visita alla donna per consolarla. “Non piangere – le disse – giacché alla tua lucerna, ormai del tutto spenta, ecco io restituirò la luce!”.
Sempre Tommaso da Celano racconta che, “dopo aver scongiurato che il corpo senza vita fosse portato altrove”, la donna si rivolse alla fanciulla invocando il nome del Santo e la risollevò “viva e risanata”.
A Pomarico, dove oggi ha sede il Comune, ha avuto luogo per secoli un convento dedicato a San Francesco d’Assisi. Nelle tradizioni di un paese in cui il patrono è san Michele Arcangelo, ciò costituisce sicuramente un unicum.
Oggi, in una logica di promozione del territorio più attenta alla storia del paese, la “Casa del Miracolo”, soprattutto grazie alla Pro Loco di Pomarico, può finalmente raccontare la sua storia, incrociandola con quella di Ripacandida, centro della provincia di Potenza, nel cui santuario di san Donato risiede una reliquia di san Francesco, in virtù di un gemellaggio proprio con Assisi.