I pini loricati sono giganti verdi che si allungano in tutte le direzioni nel Parco Nazionale del Pollino. Amano il freddo pungente e le vette ripide. Probabilmente, investono della loro immaginazione – quasi millenaria – tutto ciò che riescono a sfiorare con l’incantesimo dei loro rami.
Poche specie arboree sembrano più fatate dei pini loricati: la loro forma, il colore ruvido e argentato dei tronchi sembra richiamare alla mente immagini di streghe antiche. Attraversare a piedi il Pollino, per poi sbirciare l’infinito nel Giardino degli dei dove questi alberi appaiono a profusione, è un’emozione magnifica.
E indimenticabile, che ci restituisce con forza lo scatto di marco_antonini_photography su Instagram.
Il pino loricato, qui, sembra contorcersi nella luce preziosa del tramonto.
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La stessa tensione alla danza cosmica la ritroviamo nella fotografia pubblicata sulla pagina Instagram di Basilicata turistica, un omaggio alla bellezza e alla resilienza di questo albero straordinario.
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Ma nel Gierdino degli dei il senso che prevale è quello di pace, unito all’epifania di un’armonia immobile. Come racconta lo scatto di michelecastronuovo.
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giuseppe.calogero, invece, fa risplendere un sorriso di luce tra i rami di un isolato pino loricato: una promessa di gioia e di pienezza interiore.
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Nella foto di g.frida, il pino loricato sembra un bimbo che stia giocando con le ombre, muovendo i rami per disegnare figure sulla terra che raccontano una storia.
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Infine, p.pierma.rm ritrae nella bruma d’autunno, presaga d’inverno, il busto rigido e invincibile del Patriarca. Si tratta del pino loricato più longevo. Si stima abbia 800 anni ed è una cattedrale verde dalle dimensioni colossali: oltre 16 metri di altezza per 6 metri di diametro. Si trova nel versante calabro del Pollino, ma le sue voci e i suoi figli si allungano in tutta la Basilicata.
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