I fagioli sono un alimento tipico della tradizione contadina. La carne in passato costava tanto e chi non poteva permettersela optava per i legumi, cibo sicuramente più povero ma non in termini nutrizionali. I nostri antenati avevano capito perfettamente le potenzialità dei legumi, tanto da sopravvivere alla fame proprio grazie ad essi e alle loro proprietà.
Nella zona della Val d’Agri la coltivazione dei fagioli avviene da sempre, grazie alle caratteristiche del territorio. Si tratta, infatti, di terreni non calcarei, di origine alluvionale, situati al di sopra dei 600 metri dal livello del mare. È proprio grazie a queste condizioni ambientali che i fagioli di Sarconi assumono il loro particolare e caratteristico sapore dolce: i semi riescono a mantenere un alto contenuto di zuccheri semplici e minore di amido. Questa particolare caratteristica li rende maggiormente digeribili rispetto agli altri fagioli in commercio. E proprio per questo riescono a cuocere più velocemente, senza la rottura della buccia, tanto da essere chiamati anche “fagioli a prima acqua”, pronti in 45 minuti.
A guadagnarsi l’indicazione geografica protetta (IGP) nel 1996 sono stati ben venti ecotipi di fagioli: Fasullo rosso, Tuvagliedda, Tuvagliedda marrone, Tuvagliedda rossa, Verdolino, Regina, Tabacchino, Munachedda, Nasieddo viola, Nasieddo nero, Nasieddo rosso, Panzaredda, Maruchedda, San Michele, San Michele rosso, Cannellino, Cannellino rosso, Riso bianco, Riso giallo, Tondino bianco. Un bel quadro di biodiversità, tra l’altro con tanti bellissimi colori: beige, bianco, giallo, rosso e viola. Versatile è l’impiego culinario di questi fagioli: dalle più tradizionali zuppe ai minestroni, dai risotti alla classica pasta e fagioli, fino a finire con ricette più etniche per i palati più audaci.
Oltre che Sarconi, il disciplinare fa rientrare nelle zone di produzione anche Grumento Nova, Marsiconuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Paterno, San Martino d’Agri, Spinoso, Tramutola e Viggiano.
Ogni estate, a Sarconi, si tiene l’annuale sagra del fagiolo, che anima il paese per due giorni con musica folk lucana e mille pietanze a base di questo speciale legume.