Protagonisti indiscussi dell’area del Pollino, si narra che furono amati da Giuseppe Garibaldi: sono i Fagioli bianchi di Rotonda, un prodotto DOP che ha fatto la storia.
Bianchi, lisci, e quasi completamente senza buccia: sono i Fagioli Bianchi di Rotonda, prodotto DOP ottenuto dagli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o Poverello Bianco. Sono una vera prelibatezza dell’area del Pollino, protagonisti indiscussi della storia e degli abitanti di questa zona, interpreti di primo piano della gastronomia del territorio e da sempre ingredienti di piatti della tradizione semplici e gustosi. Grazie alla loro ricchezza di proteine vegetali, al basso costo e all’alta digeribilità i Fagioli Bianchi di Rotonda sono stati soprannominati la “carne dei poveri” e, secondo la leggenda, persino Giuseppe Garibaldi rimase incantato dalla loro bontà. Si narra che, di ritorno dalla Sicilia, si accampò a Rotonda e assaggiò i fagioli bianchi della zona: li apprezzò così tanto che si racconta ne volle un pugno da portare via con sé, per seminarli a Caprera.
A rendere questi fagioli tanto golosi è senza dubbio la terra in cui crescono: la Valle del Mercure, all’interno del Parco del Pollino, è un’area di origine lacustre il cui terreno è ricco di azoto e zolfo, motivo per cui le piante crescono al meglio. Inoltre è una terra che ha poco calcare, caratteristica che determina nei Fagioli Bianchi di Rotonda un tegumento molto sottile che riduce notevolmente i tempi di cottura ed elimina il bisogno di lasciarli in ammollo. Per proteggere la peculiarità del prodotto è nato un Consorzio di tutela, che ha lo scopo di garantire la massima qualità al consumatore e il rispetto della filiera richiesta dal Disciplinare.
Per ottenere la dicitura di Fagioli Bianchi di Rotonda DOP i legumi devono essere coltivati seguendo regole specifiche. La semina deve essere effettuata tra il 20 aprile e il 10 luglio di ogni anno, e per sostenere le piante nella crescita è necessario costruire dei supporti con legni di castagno della Valle del Mercure, secondo un’antica tecnica tradizionale. Per quanto riguarda la raccolta, va fatta a mano e con molta cura per evitare la compromissione del baccello. Le operazioni di raccolta per il tipo fresco iniziano il 1 agosto e terminano entro il 30 ottobre, mentre per la produzione secca si inizia il 15 settembre e si termina entro il 30 novembre. La distinzione tra fresco e secco determina anche la disponibilità sul mercato: i Fagioli Bianchi di Rotonda freschi si trovano solo tra agosto e ottobre, mentre quelli secchi sono disponibili tutto l’anno.
Grazie al sapore particolarmente gustoso, i Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono molto utilizzati in cucina per zuppe, creme, paste, ma anche in insalate, in accompagnamento alla carne o da soli come contorno. Nella zona in cui sono prodotti poi – Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore – rappresentano una fondamentale espressione della gastronomia locale.