Nato dall’idea di un imprenditore di Maratea, è un amaro che racconta la ricchezza delle risorse naturali della Basilicata. E conquista tutti.
Dimenticate sigle, denominazioni e disciplinari: oggi parliamo di un prodotto artigianale al 100%, una vera perla di Maratea nata dall’amore di un imprenditore per la sua terra e per le tradizioni antiche. Lui è Gianpaolo Liberatore, e la sua creazione si chiama Crithmum, un amaro sapido ed erbaceo ispirato da una vecchia ricetta marinara lucana. Il liquore deve il suo gusto unico, e il suo nome particolare, alla pianta Crithmum Maritimum, ovvero il finocchio marino tipico delle scogliere potentine e in particolare della zona di Maratea. È l’ingrediente principale insieme alla Limbarda Crithmoides, altra erba che gli conferisce l’odore intenso e balsamico tipico della costa mediterranea, e un sapore delicato e pungente allo stesso tempo.
A Gianpaolo l’idea di provare a creare un liquore che gli ricordasse i pomeriggi passati da bambino a giocare tra le rocce dall’odore salmastro è venuta proponendo un’insalata di mare diversa dal solito nella sua trattoria La Taverna di Zu Cicco. Ma nemmeno quella ricetta bastava a evidenziare l’odore e il sapore unici del Crithmum Maritimum. Allora ha iniziato a sperimentare vari modi di proporre la pianta, e proprio così è nato il liquore, la soluzione più soddisfacente. È nato il Crithmum, il liquore del mare, dal colore ambrato tendente al verde e con una gradazione alcolica del 32%. Oltre alle erbe costiere – raccolte secondo un codice etico che impedisce di prendere più del 10% del totale della colonia vegetale – l’amaro è creato con l’acqua pura del Parco Nazionale del Pollino, altra idea che è venuta a Gianpaolo per radicare ancora di più il prodotto al territorio.
La tradizione è presente non solo nella ricetta, ma anche nella preparazione del Crithmum, realizzato con metodi manuali. Il processo seguito è quello della macerazione a freddo in vasche in Acciaio Inox che varia da 20 a 40 gg, ossia l’immersione delle ciocche delle piante in alcool da grano tenero che varia da 95° a 97° B/G neutro. Successivamente si prepara lo sciroppo d’acqua e zucchero, rispettando cosi la naturalità del prodotto e le tradizioni di preparazione, che prevedono la totale assenza di qualsiasi additivo chimico.
Per assaporare pienamente il sapore di mare del Crithmum, il consiglio del suo creatore è di consumarlo dopo un pasto come digestivo e freddo, anche con un cubetto di ghiaccio. In alternativa degustare anche a temperatura ambiente, riscaldando il bicchiere in cui si versa per dare massimo risalto alla nota balsamica. Il Crithmum è adatto anche adatto ad ogni tipo di miscelazione, dall’aperitivo al dopocena.