È l’1 aprile del 1948. Matera oggi è stranamente in festa: bandiere rosse svolazzano al vento, le donne portano fiori, gli uomini corrono al seguito di un personaggio politico che, per questo popolo e questa città, può cambiare il corso della storia. E’ Palmiro Togliatti, il leader del Partito Comunista, che oggi ha deciso di occuparsi della città dei Sassi, facendo una visita approfondita proprio nei rioni della vergogna.
Scendere nei Sassi e visitarli da vicino sconcerta il leader Togliatti. Perché solo chi li vede con i propri occhi può capire veramente cosa significhi vivere in simili condizioni.
Grotte adibite a case, bambini e animali che vivono, mangiano e dormono nello stesso ambiente, famiglie numerose. Malattie, sporcizia, topi. Cattivi odori legati sia alla mancanza di servizi igienico-sanitari che all’inesistenza un sistema di fognatura. Gli escrementi umani, e non solo, vengono gettati lungo le stradine, dissestate, in attesa che la pioggia le pulisca.
A questo c’è da aggiungere la povertà legata al dopoguerra che ha tolto alla gente anche quanto ha di più caro: il grano e quindi la farina per poter panificare.
Quando, intorno alle ore 17, Togliatti raggiunge il terrazzo di Piazza Vittorio Veneto, per parlare alla folla, ha già le idee molte chiare su quanto dovrà dire: quei Sassi, quei due rioni sono una “ Vergogna Nazionale”.