Nasce il 9 novembre 1947 a Melfi lo scrittore, autore e giornalista Raffaele Nigro. La sua carriera inizierà negli anni Settanta con la pubblicazione dei risultati dei suoi lavori di ricerca dedicati allo studio dell’etnografia e dell’antropologia. La sua esplorazione della cultura meridionale, in particolar modo di quella relativa alla sua terra d’origine, la Basilicata, lo porterà a una rilettura di alcuni eventi storici significativi legati al Sud Italia. Nigro abbraccia diverse forme di espressione letteraria dalla narrativa, alla drammaturgia, mantenendo ben saldo il legame con la professione giornalistica. Ricoprirà anche il ruolo di caporedattore per la Rai.
Il suo stile non sempre convenzionale si presta al racconto della realtà attraverso una commistione di elementi veritieri e immaginari, come nel suo “Desdemona e Cola Cola” in cui il sogno di un eden si scontra con la disperazione, l’infelicità e il desiderio di fuga nella storia di una gazza e di una colomba.
Raffaele Nigro è vincitore di numerosi premi e riconoscimenti conferitigli in Basilicata e a livello nazionale e, pur lavorando nella vicina Puglia da anni, preserva intatto il suo amore e il suo interesse per la città di Melfi e la Lucania. Non è un caso che Nigro sia l’ideatore del Parco Letterario Federico II di Melfi e presidente della giuria del Premio Letterario dedicato a un “lucano adottivo” illustre, Carlo Levi.