Una prelibatezza che non ha perso nemmeno un granello dell’autenticità che lo caratterizza: è il raskatiello di Miskiglio di Teana che, dal 12 marzo 2019, è stato inserito nell’elenco ufficiale dei PAT prodotti agroalimentari tradizionali italiani dal Ministero delle Politiche Agricole.
Come molti piatti della tradizione contadina lucana, anche il Raskatiello di Miskiglio di Teana è nato da un’esigenza reale della popolazione locale che nel 1600 si era trovata ad affrontare un periodo buio, segnato dalla carestia e, di conseguenza, da una difficoltà di approvvigionamento di farina in quantità necessarie a soddisfare il fabbisogno per trasformarla in pasta. Da qui l’ingegno che da sempre contraddistingue i lucani, che portò, nella zona di Teana, a cercare un’alternativa che fosse nutriente e richiedesse una minore quantità di farina di grano.
L’intuizione mista alla creatività si tradussero nel Raskatiello di Miskiglio, ovvero una pasta dalla caratteristica forma grezza, ottenuta dalla lavorazione dell’impasto con il palmo delle mani, quelle stesse mani in cui si dovevano “accuppulare” gli strascinati. Fatta con farina di grano e di fave, un legume povero, da oggi la sua importanza è stata riconosciuta anche dalle istituzioni che hanno ritenuto che si trattasse di una specialità da far conoscere a livello non solo regionale. Il Raskatiello di Miskiglio di Teana conserva il sapore di un’antica tradizione casereccia ha un sapore dolciastro, delicato che si sposa perfettamente con i condimenti tipici dell’enogastronomia lucana.