Si spegne a Roma il 30 maggio del 1940 Nicola Festa, filologo classico, accademico e docente, originario di Matera, città in cui era nato settantatré anni prima. Il suo percorso di vita era scritto sin da ragazzo, quando sedeva tra i banchi del liceo classico della città dei Sassi, dove ebbe il privilegio di essere alunno di Giovanni Pascoli. Quella fu l’esperienza che probabilmente lo portò a maturare un’insaziabile interesse per la cultura greca e latina, tanto da dedicare la sua vita a queste materie.
Nicola Festa si laurea a Firenze discutendo una tesi sulla cosmografia di Omero, e regala negli anni alla letteratura classica, ai suoi amanti e studiosi, traduzioni in prosa di pietre miliari di autori indimenticati come Sofocle e lo stesso Omero.
L’esistenza di Nicola Festa è stata sempre legata da un sottile fil rouge a quella del mondo greco e latino del quale è stato portavoce nelle sue lezioni all’Università di Roma, nella prestigiosa Accademia dei Lincei della quale è stato socio, e in quella dell’Arcadia, della quale è stato custode generale fino alla sua morte.
Matera non ha mai dimenticato il professor Festa che aveva mosso i primi passi verso il suo futuro da studioso proprio tra le mura del ginnasio-liceo cittadino: da molti anni una scuola a lui intitolata forma i giovani e i più piccoli, accompagnandoli nel loro percorso di crescita.