Il 14 agosto 1928 nasce Lina Wertmuller, regista italiana di fama internazionale, prima donna candidata all’Oscar. Sebbene Lina Wertmuller non abbia mai fatto mistero della sua romanità, negli anni è diventata una sorta di personaggio identitario della Basilicata, instaurando con i Lucani un legame di stima reciproca e profondo rispetto.
In diverse occasioni la Basilicata ha reso omaggio all’iconica regista: dalle istituzioni al mondo del cinema, le celebrazioni per Lina Wertmuller si sono moltiplicate negli anni. Dal canto suo l’artista ha sempre ricambiato, raccontando attraverso il suo spirito inaspettatamente “meridionale”, il sud Italia, non rinnegando mai il suo sangue – in parte – lucano.
Proprio durante una sosta a Palazzo San Gervasio, paese d’origine di suo padre, si dice che la Wertmuller abbia maturato l’idea per il suo film d’esordio “I basilischi”, ambientato anche in Basilicata.
Ancora oggi Minervino Murge e Palazzo San Gervasio si contendono bonariamente la potestà sui luoghi del film. A qualcuno la pellicola acclamata al Festival di Locarno avrebbe fatto storcere il naso, ma a uno sguardo attento non sfuggono il grande potenziale narrativo e l’intento del film. Ciò su cui il parere è unanime è il genio di Lina Wertmuller, un’artista rivoluzionaria.