Caorle, 9 luglio 2014. Prende inizio al campo volo il campionato italiano di acrobazia aerea a motore e tra i partecipanti c’è lui: Francesco Fornabaio, aviatore e pilota lucano, nato a Stigliano, dove avrebbe continuato a vivere a intervalli, conservando la residenza in una piccola fattoria.
Pur restando sempre ancorato alle proprie radici, Francesco si rende conto che la sua vera vocazione è il volo. A bordo degli aeroplani che guida, infatti, si dimostra capace di regalare grandissime suggestioni: la sua specialità è, non a caso, il volo artistico. Circondato dal fumo bianco nei momenti più emozionanti delle esibizioni, Fornabaio solca i cieli nei più importanti airshow.
La sua è una vita da record, come quello personale stabilito con un volo in solitaria dall’Italia agli Emirati Arabi nel 2008. E, proprio nella competizione del 2014 a Caorle, dove era attesissimo, l’aviatore stiglianese si sarebbe aggiudicato il titolo di campione italiano di acrobazia aerea a motore nella massima categoria “illimitata” con il suo Breitling Xtreme 3000 aggiungendo un’altra vittoria al suo palmarès.
Purtroppo, però, solo due mesi dopo quel trionfo, nel settembre dello stesso anno, il pilota sarebbe venuto a mancare a seguito di un incidente durante un airshow a Venezia. L’aviazione ha perso così un “valoroso aviatore”, un “campione del mondo”.