Foto di Generale Lee – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94126850
Già i Romani scoprirono, restandone affascinati, le tecniche di conservazione della carne di maiale, come insaccato, utilizzate dal popolo dei Lucani.
Tra i salumi della Basilicata senza dubbio primeggia la Lucanica di Picerno che da oggi, 3 luglio 2018, è stata inserita ufficialmente tra i prodotti a marchio Igp (indicazione geografica protetta), diventando il diciassettesimo prodotto lucano a ottenere l’ambito riconoscimento.
Un alimento amato in tutta la regione e apprezzato per la sua unicità in tutto lo stivale. Il tanto desiderato Igp arriva, quindi, a coronamento di un percorso lungo oltre dieci anni e segna un traguardo raggiunto per tutta la zona di produzione. Quattordici i comuni interessati dalla produzione della Lucanica: Picerno, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Sant’Angelo Le Fratte, Vietri di Potenza, Brienza, Balvano, Ruoti, Baragiano, Bella, Muro Lucano, Castelgrande e Sasso di Castalda.
La concessione dell’Indicazione geografica protetta funge, dunque, da cassa di risonanza per tutto l’areale di produzione e va a celebrare un fiore all’occhiello della tradizione gastronomica lucana, oltre che per l’export della regione.