Di Giuseppe Cillis – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=79499433
È il 31 maggio del 2010 e la Gazzetta Ufficiale n. 125 annuncia l’inserimento nell’elenco ufficiale delle aree protette del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Come spesso accade nel lungo iter per il riconoscimento dei parchi, anche nel caso di questo parco lucano, l’istituzione si fa risalire a tre anni prima, nel 2007. Il Parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese è da allora un’area protetta il cui percorso di costituzione è durato più di dieci anni. Si era iniziato a parlare della possibile istituzione già dai primi anni Novanta. A livello nazionale il parco dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese è, in ordine cronologico, uno degli ultimi a essere nato. Con un territorio di quasi 70 mila ettari, il parco abbraccia la natura variegata dell’Appennino Lucano e ben ventinove comuni in una ricchezza paesaggistica incommensurabile. Flora e fauna, storia, cultura e antropologia da tutelare con un riconoscimento che rappresenta un punto di partenza, più che d’arrivo, essenziale per la Basilicata. In particolare per gli abitanti delle nove comunità montane che ne fanno parte e soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente. Attraversando l’area del parco nazionale si aprono una pletora di scenari molto diversi tra loro: massicci montuosi, specchi d’acqua, boschi lussureggianti e caratteristici borghi dal fascino fiabesco, quasi surreale.