Di Annalisa.vicario – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=57744815
Sono i mesi in cui il brigantaggio e le insurrezioni postunitarie imperversano nelle regioni del Sud Italia e la Basilicata è diventata terra di accampamento per il brigante Carmine Crocco e i suoi. Il 15 novembre 1861, dopo aver subito una sconfitta dalla Guardia Nazionale a Grassano, gli uomini capeggiati da Crocco e dal Tenente Generale José Borjes decidono di spostarsi verso San Chirico Nuovo e, successivamente, a Vaglio di Basilicata per accamparsi. Nei giorni precedenti a questa data, infatti, i briganti avevano dapprima vinto la Battaglia di Acinello, poi la situazione si era capovolta: la Guardia Nazionale aveva tenuto testa alla banda guidata da Crocco e la rivolta che avrebbe dovuto scoppiare il 14 novembre a Potenza, roccaforte degli ideali risorgimentali, era fallita.
Iniziano così giorni difficili e convulsi in cui Vaglio di Basilicata sarà assalito e saccheggiato. Le cronache e le ricostruzioni successive riporteranno scontri violenti e morti e quello che sarebbe accaduto a seguire avrebbe segnato il corso della storia lucana del periodo. Dopo il sacco di Vaglio, ci sarebbe stato, nella notte tra il 16 e il 17, l’assedio di Pietragalla, uno degli episodi più delicati della Spedizione di Borjes nel Sud Italia poi conclusosi con la sconfitta dei Borbonici e dei Briganti Lucani e la vittoria della Guarda Nazionale.