La produzione dell’Amaro Lucano, nello stabilimento di Pisticci Scalo (Matera), negli anni ’50 (foto amarolucano.it)
6 marzo 1957, Pasquale Vena, coi suoi figli Leonardo e Giuseppe, registra alla Camera di Commercio il brevetto dell’Amaro Lucano.
La storia nasce molti anni prima, nel 1894, a Pisticci, quando Pasquale, che ha un biscottificio, scopre la miscela perfetta composta da un mix di erbe e agrumi, con note floreali: messe insieme hanno un gusto deciso, unico ed equilibrato.
Un sapore così diverso e particolare che viaggia lontano, in tutta Italia e raggiunge il raffinato palato del re della casa reale di Savoia. Tale è il rapporto tra il fornitore Vena e il re, che quest’ultimo vuole insignirlo del titolo di cavaliere. Così, da questo momento in poi, il signor Pasquale, diventa, per tutti, il Cavalier Vena.
Con lo scoppio della seconda Guerra mondiale, la produzione dell’Amaro deve subire un arresto. Ma la sua segretissima ricetta, resiste anche alla guerra tanto che, negli anni ’50 la piccola bottega di famiglia, diventa una vera e propria azienda.
L’espansione non si arresta mai e, con l’avvento dei mezzi di comunicazione come la tv, aumenta, grazie alla possibilità di pubblicizzare quell’Amaro che diventa famoso per tutti grazie allo slogan: “Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano”.
Oggi, la fabbrica dell’Amaro Lucano, è gestita dal nipote di Pasquale Vena, che porta il suo nome, e dai suoi figli. La tradizione continua, invariata, così come il successo di questo liquore che ha fatto conoscere la Basilicata in tutto il mondo.