In Basilicata sono vere anche le utopie.
Campomaggiore vecchia era il sogno dei conti Rendina.
Non c’era povertà né miseria.
La terra era distribuita equamente tra gli abitanti.
Tutti avevano una casa.
Era stata Progettata da Giovanni Patturelli, architetto allievo del Vanvitelli.
Era la Città dell’Utopia.
Sembrava indistruttibile.
Ma aveva un nervo scoperto, l’unico.
Sorgeva su un terreno fragile.
Nel 1885 uno smottamento la portò via.
Ma la città morente espresse un ultimo desiderio: “Che nessuno dei miei abitanti si faccia male”.
E a Campomaggiore vecchia non ci fu neppure un ferito.
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA