L’artigianato a Matera non è solo sinonimo di antica tradizione. Quasi a ridosso dei Sassi è possibile imbattersi, nella fucina artistica della città, piazza del Sedile, in un luogo che ha le sembianze di una vera e propria bottega del legno e lo è… O meglio, è una “Robottega”, nata dall’intuizione di Massimo Altieri. Sono ospitati, infatti, al suo interno una serie di “creature” frutto della fantasia e del lavoro artigianale di Paolo Scozzava e Giulia De Pace: robottini in legno, ferro e altro materiale di recupero.
Ciascun robottino, pur essendo inanimato, ha una propria “anima” e nasconde un significato legato al tema che lo ha ispirato. Segni zodiacali per i più fantasiosi, strisce arcobaleno per i più sensibili e tante altre particolarità, associate a una espressione tenera, che strizza un po’ l’occhio agli amanti dell’universo cinematografico disneyano.
Il robottino è un modo per coniugare artigianato artistico, la cui tradizione è ben radicata a Matera, e i temi più attuali e sentiti come il riuso e il riciclo dei materiali di scarto. Ci si trova davanti a un oggetto che funge da complemento d’arredo e che, pur ricordando un giocattolo, impone una riflessione sul valore dell’arte e di quanto questa sia legata alla sostenibilità.
Gli articoli sono personalizzabili e chi sceglie di farlo ha modo di raccontare un po’ di sé attraverso queste creazioni artistiche.
Non è un caso che per la loro realizzazione Massimo, l’ideatore della Robottega, si sia rivolto a Paolo e Giulia, conosciuti in città per il loro Emporio del riciclo. I due hanno fatto dell’artista del riciclo una figura professionale, che realizza opere e arredi con l’intento di sensibilizzare le nuove generazioni al tema del riuso e di dare una nuova vita ai materiali.