Il locale nasce nel 2016 dalla famiglia Camera che acquisisce questa proprietà e, dopo averla sognata e immaginata in tutti i suoi spazi, la fa diventare un ristorante di pregio, meta di grandi pellegrinaggi per gli amanti dell’ottima cucina. A gestire l’attività c’è Antonio, insieme alle sorelle Rosangela e Federica: tutti e tre vengono da percorsi professionali diversi, è la passione della ristorazione ad averli riuniti a Satriano in questo percorso che da tempo gli regala grandi soddisfazioni. Il locale si chiama “Sotto la Torre” perché la Torre rappresenta l’antica Satrianum, comunità distrutta nel dodicesimo secolo, nei dintorni della contemporanea Satriano di Lucania.
In cucina c’è Giuseppe Isoldi, giovane chef ma con un’esperienza già ventennale sulle spalle, che è il punto di forza del locale: la sua proposta gastronomica spazia dal mare alla terra, senza confini nelle sue preparazioni e nei gusti dei clienti che, spesso, si affidano al suo estro. E’ questo il senso dell’anima del ristorante, una tavola che parte dalle ricette tradizionali e che poi si spinge sempre più verso una rivisitazione completa. Una sorta di cucina gourmet che rispecchia le intenzioni dei proprietari che volevano “diversificare ed essere unici”, mantenendo la familiarità dell’ambiente per poter coccolare i propri ospiti.
Carne e pesce si alternano in questo ristorante, giocando con le verdure di stagione in un menù che cambia prevalentemente ogni quindici giorni in base alle disponibilità del mercato. Il menù alla carta infatti comprende sempre una selezione di 4 antipasti, 4 primi e 4 secondi più la parte dei dolci che fa sempre riferimento allo chef Isoldi che si diletta anche nella pasticceria. Per qualcuno più curioso e intraprendente, tre sono i percorsi di degustazione: il primo, a 30 euro, comprende tre portate proposte dallo chef, il secondo a 35 euro varia di una portata in più, il terzo, ed ultimo, dà carta bianca a Isoldi di creare ben 5 piatti da degustare. Da questi conti sono escluse le bevande.
Il locale, che si sviluppa con due sale, una dedita al servizio classico e un’altra dedicata a ricevimenti e banchetti, può contare 35-40 posti in una e nell’altra arriva a contenere fino a 90 persone. La carta dei vini comprende etichette nazionali e soprattutto regionali, compreso il “Titolo” di Elena Fucci: una delle grandi novità di questo luogo è la cantina e la sala di degustazione dove la proprietà ha in serbo percorsi gastronomici, in abbinamento col vino, che la renderanno un’attrattiva in tutta la provincia.
Specialità dello chef
Nonostante le variazioni del menù e dell’offerta gastronomica, c’è un piatto che è sempre presente sulla tavola del ristorante ed è l’uovo cotto a bassa temperatura per quasi un’ora, servito su una fonduta di formaggi lucani con un crumble di guanciale croccante sopra. A chiusura del piatto, una bella grattata di tartufo fresco.