Le pietre e i muri in Basilicata sono vivi o, almeno, lo è la loro capacità di comunicare e incantare. Ciò accade soprattutto nei murales che abbelliscono le pareti esterne delle abitazioni, narrando storie che possono assumere mille voci diverse. Succede, ad esempio, ad Aliano mentre un ritratto della dea Mefite, la dea delle acque, ci osserva seria e bellissima come solo una divinità può fare. Nello scatto pubblicato su Instagram da resoft.
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Tuttavia, parlano anche le pietre che danno vita alle sculture che affollano i nostri parchi urbani. Come a Pescopagano, nello scatto pubblicato su Facebook da Lucia Schettino che ritrae il monumento ai caduti nella villa comunale.
Mentre lo sguardo dipinto di una contadina si fissa su di noi sembra di udire, in lontananza, insieme al suono del vento, echi dalla melodia di “Generale” di Francesco De Gregori. E rimane il dubbio su chi sia, davvero, l’osservatore: noi o l’immagine sul muro? Nello scatto di Mikele_1976 fatto a Satriano di Lucania.
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Dario B.D. su Twitter, invece, ci delizia con un altro murale ancora, questa volta catturato a Genzano di Lucania.
“Ombre del passato su pietra riecheggiano luoghi dell’anima di genti che furono”.
Murales apparso in Genzano di Lucania (PZ). L’opera e’ di un anonimo, street Artist lucano..#BaroArte #DBArte pic.twitter.com/yzza8eWtZU
— Dario B.D (@DBking85) June 21, 2022