Chi un po’ conosce le antiche usanze legate alle nozze lucane avrà sentito certamente parlare della dote nuziale. Oltre alla dote che la futura sposa presentava al futuro marito, direttamente o indirettamente, inclusiva del corredo vi era un’altra dote di cui si sa molto meno. Si tratta del morgengab. Si dice che questa usanza sia stata importata a Matera dalla dominazione germanica. Con questo termine si fa riferimento al “dono del mattino”.
Dopo la prima notte di nozze, all’alba del nuovo giorno, il marito porgeva un dono alla novella sposa. Un regalo da lui scelto e che poteva consistere in un gioiello, un abito, del denaro o parte dei suoi averi. Difatti si potrebbe considerare una vera e propria dote che sarebbe servita a lei per condurre una vita serena in caso di vedovanza. Ciò che, oggi, meraviglia sono le tempistiche con cui il dono era consegnato. L’uomo infatti attendeva che, durante la notte, si consumasse il primo incontro amoroso e solo dopo accettava definitivamente la donna che gli stava di fianco come sua eterna compagna. Quel dono era un gesto di ringraziamento, sicuramente ad oggi una tradizione anacronistica e scomparsa da tempo.
(a cura di Grazia Valeria Ruggiero)