Il ristorante dello chef Massimo Carleo, aperto il primo giugno del 2016, è senza dubbio diventato uno dei punti di riferimento per gli appassionati della gastronomia che arrivano a Potenza da tutta Italia e dalla stessa Basilicata. L’idea di cucina di Carleo è brillante, innovativa e invitante: lui, appassionatosi al mondo della cucina dopo l’esperienza militare negli Alpini di Bolzano, prima di inaugurare questo posto ha fatto un corso all’Alma con Gualtiero Marchesi, distinguendosi in uno dei suoi corsi con 15 elementi. Da quell’esperienza, Carleo si porta dietro una formazione a 360 gradi, dove le nuove tecniche di cucina si sposano con l’enologia, la pasticceria e soprattutto il principio della sostenibilità che è al centro dell’offerta culinaria di questo ristorante.
Nel Massimo Carleo Restaurant le materie prime del territorio sono le protagoniste della tavola di questo locale, aperto dallo chef stellato lucano Frank Rizzuti, scomparso prematuramente nel 2014. Sarà forse per questa eredità importante, o per l’inventiva che usa nei piatti, che lo chef insegue da tempo la perfezione con ricette della tradizione (tipo la ciambotta o un agnello delle Dolomiti lucane con cacio e uova), “alleggerite” con tecniche di cottura all’avanguardia. Soprannominato “lo chef più risottato” d’Italia grazie ad un menù che prevede anche una carta dei risotti (cosa più che originale qui al Sud).
Questo ristorante può vantare una cinquantina di posti a sedere con un’elegante sala interna e un giardino esterno per far godere ai propri commensali un pranzo indimenticabile all’aria aperta. Oltre al classico menù, Carleo propone ai propri visitatori anche un percorso degustazione, al prezzo di 55 euro, e un menù a mano libera dello chef al costo di 75 euro. Corposa la scelta di vini, dai regionali a qualche ottima selezione estera, costituita da 200 etichette scelte e proposte dal sommelier Giosuè Mazzarella.
SPECIALITÀ DELLO CHEF
Due sono i piatti che si devono assolutamente provare quando si fa visita al ristorante di Massimo Carleo: uno è il risotto all’assoluto di pomodoro, fatto con la polpa, la buccia e il confit, e l’agnello con carote, peperoni cruschi e tartufo. Due grandi espressioni di un cuoco che farà di sicuro una lunga strada.