Quando 21 anni fa, Donatella Di Bello creò dal nulla questo ristorante, nessuno poteva aspettarsi che diventasse uno dei punti fermi dell’offerta gastronomica materana. Nel cuore del rione Sassi, lungo via Fiorentini, “La Talpa” rappresenta una scommessa vinta da una giovane laureata in Scienze Motorie e da suo nonno che nel sonno gli ha suggerito il nome più curioso per un ristorante. In effetti il locale è sotto il livello stradale, scavato nel tufo, un ambiente originale che regala ai propri clienti un’esperienza unica, nel “ventre di Matera”.
A condurre la brigata di cucina è lo chef Biagio Cicirelli, coadiuvato dal maestro pizzaiolo Antonio Panettta. menù che “La Talpa” propone è una sorta di viaggio culinario del territorio circostante: un mix di materie prime d’eccezione, preparate con ricette della tradizione dal sapore lucano, anzi, dal tipico gusto materano. Legumi, salumi e funghi cardoncelli, i prodotti della Murgia, vengono trattati coi guanti bianchi perché sono i protagonisti della tavola del ristorante che, grazie alla cucina a vista, deliziano gli ospiti, prima con gli occhi, poi col palato.
Nel ricco menù proposto c’è poi una vasta scelta di primi tipici, una numerosa varietà di pizze, (una su tutte la Talpa, fatta con la salsiccia che arriva da Garaguso, un paese distante pochi chilometri), e dei secondi che meritano di essere provati come l’Arrosto della Tradizione (fatto con agnello, salsiccia e gnummrid) e le Braciolette del Direttore servite al sugo della domenica. Per accompagnare questi piatti la casa propone diverse etichette nella carta dei vini, con prevalenza di vitigni dell’Aglianico.
Il ristorante, oltre alle sale interne, gode anche di una suggestiva “corte”, una terrazza unica nel pieno del Sasso Barisano con veduta sulla Cattedrale: un centinaio di posti disponibili, divisi nelle due zone del locale, permettono di godere Matera e delle sue bellezze con due “visioni” autentiche.
La specialità dello chef
Non si può andare via da Matera senza aver provato uno dei piatti simbolo della tradizione: fave e cicorie. La preparazione di “fef i c’quer” è abbastanza elaborata: dopo essere state ammollo mezza giornata, le fave sono prima cucinate a fuoco lento e poi frullate e unite alla verdura, precedentemente anch’essa cucinata con aglio e olio d’oliva. Qui alla Talpa, fave e cicorie vengono servite in un altro simbolo culinario di Matera, il pane a cornetto.