In “Se una notte d’inverno un viaggiatore” Italo Calvino sperimentava, con successo, l’impossibile: fare di un collage di 12 romanzi incompiuti un affresco narrativo completo e coinvolgente in un manipolo di pagine. Oggi, guardando le foto che si affacciano su Facebook, la sensazione è più o meno la stessa: le linee dei paesaggi si allacciano e s’intersecano dando vita a emozioni di viaggio talvolta opposte che mostrano però “il piacere assoluto di scoprire la Basilicata.
Gaetano Statuto pubblica una foto di Fabio Dal Cin su Facebook. Linee spezzate e ondulate che comunicano l’audace meraviglia del Lago del Pertusillo.
Le linee fuggevoli e frananti dei calanchi disegnano geometrie impavide che racconta Giovanni Storm Lancellotti in un suo post.
Lucanum è un gioco alla scoperta della Basilicata. Non stupisce, quindi, trovarlo in mezzo alle nebbie del Parco Nazionale del Pollino, tra rami nodosi e contorti che paiono scheletri di creature preistoriche in attesa di riprendere vita al primo affondo del sole.
Le linee, infine, si fanno riposanti nella foto, sempre nel Pollino, scattata da Antonio Di Paola, tra le vette fuggevoli nel blu del cielo.