Era il 1966, Mina cantava “Se telefonando” e la sua voce melodiosa riecheggiava anche a Muro Lucano, dove apriva i battenti l’Hotel delle Colline nato dalla volontà imprenditoriale di Pietro Ciaglia e di sua moglie Pompea. Dall’edificio, si può godere una vista impagabile su uno dei borghi più belli d’Italia, in particolare sull’imponente castello dove fu assassinata, nel 1382, la regina di Napoli Giovanna I d’Angiò.
Questa struttura, moderna e confortevole, porta avanti una tradizione di famiglia ricettiva lunga oltre mezzo secolo, tramandata di padre in figlio, che trova il suo vertice nel ristorante. Appropriandosi dei sapori lucani più genuini, infatti, la cucina è sempre molto gustosa e strizza l’occhio soprattutto ai peperoni cruschi, ai funghi e ai tartufi. Non deludono, però, neppure i secondi a base di carne, i formaggi e gli antipasti serviti in porzioni sempre molto generose, ideali anche per i commensali più affamati ed esigenti.
La scelta della pasta – rigorosamente fatta a mano– è molto ampia, spaziando dalle tagliatelle, alle crespelle, ai ravioli, fino agli gnocchi, spesso conditi con sugo al tartufo nero o porcini freschi. Tuttavia, anche il risotto agli asparagi selvatici, in primavera, sorprende per l’eccezionalità e la freschezza del gusto.
Il ristorante Hotel delle Colline è un posto in cui sentirsi a casa e che stupisce anche per le molte storie che ha da raccontare. Vi piacerà fermarvi un po’ più a lungo a parlare con Domenico e Maria per farvi raccontare di quella volta che Claudio Villa, ospite dell’albergo, intonò un sentito ringraziamento musicale allo chef Pietro, mandando in visibilio tutta la sala; o di quella volta in cui un entusiasta mago Silvan trasformò i coriandoli in spaghetti …