Le altezze in Basilicata possono essere così vertiginose da far venire il formicolio alle ginocchia. Il respiro si fa più affannoso, i piedi, incasellati nelle scarpe, cercano un appiglio più sicuro e stabile sulla pietra. L’ansia del volo ci pervade come fossimo uccelli. Contemporaneamente, qualcosa di atavico che fa leva sul nostro spirito di sopravvivenza emerge prepotentemente facendoci provare la paura di cadere. Ma poi, guardiamo il cielo: è unico e sublime e si allarga pacifico su ogni cosa; lo stormire delle fronde scosse del vento si fa più acuto; il sapore dell’aria è intenso. Il piacere della libertà prende il sopravvento e noi diventiamo un tutt’uno con la Terra. Senza neppure saperlo, allarghiamo le braccia per avvolgere il mondo intero.
Questo è la tempesta di emozioni che ci pervade quando ci troviamo ad affrontare le altezze. Questo è ciò che si prova ad attraversare il ponte tibetano a Sasso di Castalda, ritratto da Basilicata Carpe Diem su Facbook.
Le altezze possono colpirci anche quando svettano, ripide, davanti a noi, come accade con le imponenti mura del Castello di Lagopesole, nella foto di Lagopesole.it.
Meno vertiginose, benché ampia sia la proporzione delle sensazioni che ci regala, è la cascata di Fosso Arcangelo a San Severino Lucano. Un’indomita quiete con tutto il sapore del sottobosco. Nella foto di Maria Grazia Antonella Marano su Facebook.
Infine, un volo imprevedibile tra le Dolomiti Lucane, per scontrarsi con la bellezza viva e genuina di Pietrapertosa, uno dei borghi più belli d’Italia. Nella foto, pubblicata su Instagram, philippheigel.
Visualizza questo post su Instagram