Una cucina giovane e “smart”, adatta sia a chi passa per Tricarico per lavoro e per chi invece ci è in vacanza. Senza dimenticare la clientela del posto, esigente ma che riconosce in “Botti & Padelle” un’autenticità che molto probabilmente finora non aveva mai avuto nessuno. Nato nel settembre 2018 da un’idea del giovane tricaricese Nicola Calabrese, che ha trasformato un negozio di frutta e verdura in un locale di tendenza, questo wine bar-bistrot propone ai commensali un’idea di ristorazione nuova con una “linea” tradizionale lucana che intraprende a volte delle importanti rivisitazioni, giungendo ai palati a tavola sotto una forma diversa.
Nicola è l’oste, fa gli onori di casa e riesce a consigliare sempre il meglio, sia da mangiare che da bere, essendo un grande appassionato di vini. In cucina invece c’è Giuseppe, un cuoco che, nonostante sia della zona, ha lavorato per tanti anni in giro per l’Italia, soprattutto in Toscana, prima di “sposare” questo progetto e far ritorno nella natìa Tricarico. E c’è tanta Toscana nei suoi piatti, dai primi, con pasta fresca fatta in casa, fino ai secondi: nel menù infatti si incontrano dei deliziosi ravioli (in Maremma si chiamano Tortelli!), ripieni di burrata o anatra, quasi introvabile sulle tavole lucane, fatta in umido o al ragù. Ma nel menù, che è esclusivamente alla carta con qualche proposta giornaliera in base alle disponibilità trovate sul mercato, ci sono anche il maialino arrosto con patate e i funghi, ottimi come contorno o in abbinamento con la pasta.
Sono circa 50 le etichette che Nicola ha scelto di presentare nella carta dei vini del locale: bianchi, rossi e rosati provenienti dalla terra lucana ma anche da Toscana, Piemonte e Puglia, per i rossi, e Trentino per i bianchi che possano sposarsi col pesce che viene proposto di venerdì. 45 i coperti massimi del locale che la sera si trasforma anche in un ritrovo friendly per gli aperitivi e lo street food.
SPECIALITÀ DELLO CHEF
Tra le tante squisitezze proposte, il “Millefoglie” di suino è una delle cose imperdibili di questo locale: si tratta di una composizione a strati di carne di maiale, dove il capocollo e la pancetta sono ben distanziati da corpose fette di provola che ammorbidiscono con dolcezza il gusto saporito delle carni.